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"Pagliacci" o l’opera del metateatro

27 ottobre 2023 – Giuseppe Nuzzi

“Una storia che risulta sempre attuale, nonostante gli oltre cent’anni di distanza, e che il direttore Tommaso Ussardi ha saputo ulteriormente valorizzare con la sua Orchestra Senzaspine, che riesce a sottolineare perfettamente i momenti più comici e quelli più marcatamente tesi e tragici.”

Aguzza L'ingegno

05 aprile 2023 – Roberta Pedrotti

“Tutto si avvale del buon controllo di Tommaso Ussardi sul podio, che conferma la sicurezza del suo gesto e la capacità di sintesi nel rapporto con orchestra e palcoscenico, la concretezza dell’approccio e una lettura appassionata della partitura.”

Concerto Ussardi Grasso Beltrani

11 novembre 2022 – Roberta Pedrotti

“La suite dantesca di Luigi Grasso è un pezzo eclettico, dalle molteplici suggestioni stilistiche (come diversissimi sono i personaggi di riferimento dei quattro movimenti: Virgilio, Cerbero, Catone e Beatrice), che Tommaso Ussardi dipana con chiarezza nell’affiancare il virtuosismo del sassofono solista dello stesso autore. L’inedito viene salutato con calore da un pubblico numerosissimoe abituato ad avvicinarsi alla musica senza pregiudizi, altra bella conquista dei Senzaspine. Il successo si ripete per Gershwin, che vede al pianoforte l’attento Pietro Beltrani, poi affiatatissimo in un bel bis jazzistico a due con Grasso. Dopo l’intervallo cambia completamente l’atmosfera, le luci blu si fanno rosse e si apprezza la ricerca sinestetica ed estetica che accompagna sempre questi eventi. Passiamo alla musica russa, sovietica non sensa contrasti. Non chiediamo ai Senzaspine la profondità di suono delle grandi compagini dell’est Europa, siamo pronti a ignorare qualche sbavatura negli ottoni che capita – umano incidente – anche nelle migliori famiglie musicali, ma ci stupiamo comunque, pur essendo ormai abituati a fidarci delle sfide dell’orchestra bolognese, per la pulizia della lettura, per la definizione formale ed espressiva dei quattro movimenti, per la cura di un’esecuzione concreta e sentita. Bravo davvero il maestro Tommaso Ussardi, che non fa sconti, non si accontenta, ma non fa mai il passo più lungo della gamba (o della bacchetta) ponendosi sempre come sicuro punto di riferimento. E anche per Šostakovič è una festa di applausi entusiasti.”

Maratona sulle punte

13 luglio 2022  – Sergio Albertini

“Una nota di merito a Tommaso Ussardi che, dal podio, ha condotto una serie caleidoscopica di pagine mantenendo sempre il giusto rapporto con la scena e avendo a disposizione un’orchestra, quella del Lirico, in particolare stato di grazia (dagli ottoni in Čajkovskij al violoncello solista. Emanuele Galanti, in Bloch, al flauto di Stefania Bandino in Gluck all’arpa di Maria Vittoria De Camillo.”

Pablo Ziegler e l’Orchestra Senzaspine

29 agosto 2021 – Renzo Bellardone

“Il direttore dell’orchestra Senzaspine, Tommaso Ussardi dirige con precisione ed attenzione con gesto chiaro e lineare. Il rischio ad eseguire Piazzola è la banalizzazione in quanto sovente sono brani conosciuti e quindi anche commerciali; Ussardi ed i Senzaspine non cadono nel tranello ed anzi elevano la scrittura alla dignità che compete e che la fa gustare con delicata raffinatezza. Tra Tanghi, Milonghe ed atmosfere da luci basse il concerto coglie l’attimo fuggente della bellezza! La Musica vince sempre.”

Fuego – Compagnia Antonio Gades

10 luglio 2021 – Giulio Spadari

“Come prima cosa è da rilevare l’eccellente prova del Teatro Lirico diretta dal bravo e giovane direttore Tommaso Ussardi, che ha scolpito, cesellandola ed esaltandone ogni colore e ogni struggente sfumatura, la magnifica musica di Manuel De Falla. Una tavolozza in cui la cromia giocata tra sfinita malinconia e passionalità che sa di terra, lacrime e vento caldo degli altipiani spagnoli, porta tutto il messaggio di un’era musicale (la composizione è del 1914, la prima esecuzione del 1915) in cui il secolo passato aveva ormai lasciato il passo alle innumerevoli e screziate inquietudini del Novecento.”

Laneri Ussardi

12 marzo 2019 – Alberto Spano

“La lettura e i tempi piuttosto rapidi scelti in Rachmaninov sono la stessa cifra stilistica che Tommaso Ussardi userà poi per la quarta Sinfonia di Tchaikovsky, dove la giovane compagine dell’Orchestra Senzaspine (nata nel 2013) mostra buona tenuta strumentale e formale, con ottime evidenze nella sezione degli ottoni e dei fiati in genere, e una buona pasta negli archi. Il lavoro di perfezionamento in ogni sezione orchestrale effettuato in questi primi cinque anni di vita fa sentire i suoi effetti benefici. Ussardi imposta la Sinfonia ad un sano romanticismo, con bella tensione e viva musicalità.”